La specificità dell’arte di Sardisco si avvale di una capacità tecnica espressiva naturale, che scandaglia e rappresenta i moti profondi dell’anima; tra il sentire umano e la tensione al divino, accompagnati da ricerca stilistica e riflessione. Caratteristiche senza tempo che ci conducono nel mistero dell’Io e del Cosmo con semplicità e potenza. Le opere del periodo 1965-1970, firmate, sono state realizzate con tecniche miste. Finite e/o incompiute, appartengono al periodo collegiale e se ne sono pubblicamente perse le tracce, disperse in case private e presso collezionisti. Sono opere di grande valore: all’epoca, vendute mediamente al prezzo di tre milioni di lire ciascuna perchè già complete, pur nella loro genuinità adolescenziale. Le opere dal 1970 al 1974 sono frutto d’innata versatilità pittorica, assoluta padronanza tecnica e movimento completo di linea/disegno/colore. Le opere dal 1977 al 1979 coincidono con la giovinezza, l’anticonformismo e l’anacronistico ritorno alla prima infanzia sotto il profilo di un apparente divertissement. Sono misteriose, arcane e trascinanti. Incarnano la Vita desiderosa di Rinascita, nello splendore di una Luce da sempre presente. Permane sulla tela un bagliore interno vivissimo che dal sottofondo conduce alla Realtà. È il trionfo del Linearismo Continuo. Una serie di 12 opere stupefacenti per la loro voluta, elementare semplicità nel rappresentare contenuti profondi. A chiudere questo fondamentale momento Il Crepuscolo della vita 1978 e L’Anticristo 1979: trionfo di maturità artistica. Il periodo dal 1980 al 2000, segna la quotidianeità della vita con il lavoro, la casa, la famiglia; concentrandosi sull’Uomo in una serie di simboliche diversificazioni. La crisi di Sardisco Uomo crea decine di dipinti che evidenziano un giovane dall’anima inaridita, cupa, fortemente rivoluzionaria. Ma, continuando la Vita, l’Artista realizza una regolarità esistenziale e, dipingendo, ci comunica che: Per occhi attenti, menti aperti, cuore sensibile alle sofferenze umane… Il condizionamento sociale, l’educazione familiare, scolastica e religiosa del proprio paese determina considerevolmente il nostro pensiero sulla Vita: con incertezze, paure, sicurezze o insicurezze, attaccamenti, desideri, domande tante….. Troviamo solo alcune risposte. Da qui il timore, la paura dell’ignoto che vela per alcuni ma che per molti rimane un vero mistero, il significato e poi la significanza dell’esistenza tutta. Tutte le religioni hanno tentato e continuano a farlo, cercando di dare all’umanità sofferente una risposta, un sollievo, una speranza. Una cose resta certa: la Morte. Che, inevitabilmente, ci attende. Non ci sono vie di fuga. E, allora, che fare? Le esperienze della Vita, la sofferenza, le cadute ci rendono forti, sempre più forti, per poter affrontare il lungo sentiero della Vita e del tempo che ci è stato concesso per percorrerlo. Non vi è crescita evolutiva senza una Crisi. Si evolve di crisi in crisi, di sofferenza in sofferenza e alla fine troviamo dinanzi a noi che ci guarda e ci attende, certa della nostra Venuta. E allora? Meglio tentare di conoscerla questa inseparabile compagna: esorcizzarla, trascenderla. Poichè è conoscendo il nostro avversario che si impara a non averne più paura e lo si trasforma in rispettoso timore. Poichè lungo sarà il tempo da trascorrere come materia inanimata nell’infinito nulla, insieme alla nostra “compagna Morte” e con essa dialogare sul significato della vita animata a lei negata. Saper guardare la Realtà, vedendoci la Vita che si anima, è priorità dell’Artista e del Bambino e la continuità Bambino-Adulto, in ognuno di noi, resta un significato visibile che diventa artistico grazie al Cuore che Crede ed Avanza. In tale continuità evolutiva umana, tra cadute e risalite, il patrimonio da tutelare resta l’Uomo.
The specificity of Sardisco’s art: a natural, expressive technical capacity which fathom and represents the motions of soul. Between human feel and divine ascendt with stylistic research and reflection. Features without time wich lead us in the mystery of the ego and of the cosmos with simplicity and power. The paintings of 1965-1970, signed, were made with mixed techniques. Finished and/or unfinished, belong to the college period and they are publicly lost, disseminated in private homes and at collectors. Paintings of great value, each sold at that time on three million lire each because complete, also in their authentic vision of teen. The paintings from 1970 to 1974 are the result of innate versatility, absolute ability of complete movement Line-Drawing-Color. The paintings from 1977 to 1979 coinvide with the youth and with the unconventionalism return to early childhood under profile of an apparent divertissement. These are mysterious, arcane and dragging. They embody the life who desire to rebirth in the shine of a ligh wich has always been present. Remains on canvas inner glow vividly wich from background leads to reality. It’s the triumph of Continuos Line. A series of twelve amazing paintings for their intentional, primary semplicity for deep contents. Il Crepuscolo della vita (1978) e L’Anticristo (1979) close this fundamental moment: triumph of artistic maturity. The period from 1980 to 2000 marks routine of life with job, home, family focusing in a series of symbolic diversifications. The human critical situations create ten paintings that underline a youth from dried up soul, dark, revolutionary. Continuing life, the artist realizes an existential regularity and he communicates us that: For careful eyes, open minds, sensitive heart to the human sufferings… The social conditioning, the family-scholasticism-religious education of our country determines considerably our thought about life: With uncertainties, fears, safeties or insecurities, attachments, desires and questions… The social-scholastic-religious conditioning and the family education of our own country considerably determine our trhought about Life: with uncertainties, fears, safeties or insecurities, attachments, desires, many questions… We find only some answers. So the fear of the unknown that veils for someone but that for many others remains a true mystery, the meaning and then the deper meaning of all existence. All the religions tried to give an answer, a relief, a hope to human sufferings. There’s a unic certain: the Death that attend us, inevitably. There are no way out of Death; so, what can we do? The experiences of the Life, the suffering, the falls make us strong, more and more strong, to be able to face the long path of the Life andof the time that has been garanted to cross it. There’s no evolutionary growth without a Crisis. You can evolves through crises, through sufferings and at the end we find before us that it looks and attends us. And then? It’s better trying to know this inseparable companion: to exorcize and to transcend it. Since knowing our adversary we are not afraid of him and we turns him into respectful fear. Since the time will be long to spend as inanimate subject in the nothing endless, together with our companion Dead and with it to converse on the meaning of the animate life denied to her.
To know how to look at the Reality, seeing in it the Life that becomes animated, it’s a priority of the artist and of Child; the continuity Child-Adult among us remains a visible meaning that becomes artistic for worth of to the heart that believes and advances. In this Line of evolution, the human remains to protect as a great patrimony.