Ago
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2018Il regista, olio su tela, 70x50cm, 2023. Gli occhi intensi, attenti, puntano all’obiettivo. Sta studiando la nuova scena da girare il regista, che guarda lontano. Il pittore, Stylus, ne coglie la passione, l’interesse per l’arte del cinema, ma anche la bontà dell’animo che traspare su un dolce volto trattato con pennellate larghe e distese. Mentre la bocca si dischiude morbidamente, i colori si amalgamano sul volto. I rosati dell’incarnato si impastano con i tocchi di luce dei beige e dei bianchi della barba. È un saggio, il regista. Vede oltre l’apparenza delle cose effimere. Racconta la storia per lasciare memoria. La semplice maglia bianca diviene il trionfo di mille riflessi e sfumature che si stagliano contro il fondo scuro. Isabella Pileio, storica dell'arte.
Fabrizio Borghini, olio su tela 70x50 cm, 2023. Un uomo completo. Tutta la vita del noto giornalista è espressa in questo ritratto. Il volto di chi ha scoperto tanto e tanto ha raccontato, gentilmente e con fierezza. Le micro rughe della fronte incorniciano gli occhi profondi, attenti, colti. Stylus fa brillare di vera materia, la montatura degli occhiali, segna i labiali e la piccola bocca. Sta per iniziare di nuovo a parlare Borghini è lì, con il microfono attaccato alla cornice, che simbolicamente gli dà ancora voce dal cielo e la penna dorata pronta per scrivere un nuovo pezzo come sapeva fare solo lui. Le righe della camicia risultano indagate sottilmente, aprendosi sul collo i revers della giacca illuminano di bluette il mezzo busto. Isabella Pileio, storica dell'arte
La ragazza col gatto, olio su tela, 120x80 cm, 2022/23
Spaccato sull'Etna, olio su tela, 70x50 cm, 2023.
Nel cuore della mia terra, olio su tela, 60x50, 2023
Elisa e le mele. olio su tela, 70x50, 2022/23.
Angela e la mela, olio su tela, cm 70x50, 2022/2023
Frammenti di tenerezza, olio su tela, cm 50x70, 2022/2023
Mamma col maglione rosso, olio su tela, cm 60x40, 2022
L'incanto, olio su tela, cm 60x40, 2022
Raggio di luce, olio su tela, cm 70x50, 2022
Il sentiero del pescatore, olio su tela, cm 70x50, 2022
Mia madre a 18 anni, olio su tela, cm 60x50, 2022
Evelina, cm 70x50, olio su tela, 2022. Un ritratto penetrante, il primo in cui Sardisco si firma Stylus. Dopo aver inaugurato la propria rinascita nel mese di marzo 2022, con la Mostra nel Palazzo Comunale di Pistoia. L’artista fa un ulteriore balzo in avanti con la sua pittura verista. Nell’opera si coglie la personalità volitiva di questa ragazza, in un continuo dialogo con la psiche. Quasi dipinta a monocromo con bagliori e tocchi di trasparenze naturalistiche, Stylus gioca modulando tono su tono, in maniera armonica, partendo dallo scuro dei capelli fino a giungere al chiarore abbagliante del fondo di destra. La figura si dispone di tre-quarti, proponendo un’impostazione d’effige quattrocentesca, restando al contempo estremamente contemporanea: ce lo dicono i capelli spettinati che lambiscono il volto e la bocca semi-dischiusa portatrice di determinatezza e irrequietudine. Lo sguardo lontano parla di una pienezza di vita, un’afferrata coscienza di sé, senza turbamenti. La pittura realistica di Salvatore delinea minuziosamente ogni dettaglio delle collanine disposte in ordine crescente e riesce inoltre a cogliere lo scintillio di luce che bagna uno dei bottoni della blusa.
Isabella, cm 70x50, olio su tela, 2021
Maternità, olio su tela, cm 50x70, 2021. Il pittore tocca qui il tema della maternità in una dolcissima scena di vita intima incisa con estremo naturalismo. Si raffigura Stefania, giovane madre intenta a nutrire il figlio Alessandro: la candida camicetta con vezzoso colletto è aperta, una mano della donna sostiene il capo del neonato e l’altra accompagna uno dei seni alla bocca del bambino, tutto intorno una luce celestiale accarezza il prodigioso evento, vibrano i toni di azzurro sulla gonna della signora e sulla parete retrostante. I volti non sono discernibili, si intravedono soltanto posti di scorcio, l’idillio reale che si compiendo è dato dallo sguardo amorevole della madre rivolta al figlio, in un tenerissimo rapporto d’amorosi sensi.
Manuela, olio su tela, cm 50x70, 2021. Nel raffigurare la compagna, nel Ritratto di Manuela, il pittore immette la sua personale percezione della passione fondendo giochi di luce a rossi fiammanti. La figura è catturata mentre rivolge lo sguardo all’esterno da un’angolazione di tre quarti, indossa una camicetta scura che segna i turgidi seni e si staglia contro un fondale rosso fuoco. Di nuovo la luce fa da protagonista: infiamma il volto dalla giovane partendo dal seno e salendo verso l’alto sfiora il mento, il naso e la fronte, conferendo all’immagine un’aura enigmatica.
Sguardi dall'Anima - olio su tela, cm 60x80, 2021
Un passo di felicità,- olio su tela, cm 50x70, 2021. Ispirazione tratta da fotografia raccolta dal web di autore ignoto.
La danza del cigno '2 - olio su tela, cm50x70, 2021.
La danza del cigno '1- olio su tela, cm50x70, 2021
Elisa - olio su tela, cm 50x70, 2021.
Francesco davanti al fuoco - olio su tela, cm 50x70, 2021.
Pietro Annigoni - olio su tela, 50x70, 2021.
Silvio Teissère, olio su tela, cm 40x60, 2021.
Alina - olio su tela, cm 50x70, 2021. L'enigmatico sorriso di una ragazza dell'Est esprime la fierezza di un popolo, la semplicità di una vita contadina. L'eleganza nella postura e l'armonia nel panneggio del copricapo la rendono piacevole allo sguardo.
Beatrice - olio su tela, cm 40x50, 2021.
Autoritratto casual - olio su tela, cm 50x70, 2021. L'immagine dell'artista in una leggera dimensione di relax. Lo sguardo intenso si ammorbidisce nella posa, che esprime una vivace chiarezza delle idee e dei progetti.
Autoritratto - olio su tela, cm 50x70, 2020.
Geisha, olio su tela, cm 50x70, 2019. Ispirato a fotografia tratta dal web. Gheisa si esprime con riserbo, compressa nel verde della veste, ha imparato con eleganza la seduzione e l'obbedienza.
Adolescenza negata, olio su tela, cm 50x70, 2019. Ispirato a fotografia tratta dal web.Alina ci guida in una dimensione toccata da tracce di velato anacronismo, seguendo il modello iconografico dei maestri del passato, la figura è posta di tre quarti, immobile, verso lo spettatore. La vicinanza del pittore alla cultura contadina dell’Est è manifestata dall’orgoglio fatto indossare alla ragazza: sebbene priva di orpelli e di vesti alla moda, vanta fieramente i suoi caratteri, facendo brillare sul capo il fazzoletto rosso legato dietro la nuca e l’orecchino dorato. Si riesce a entrare facilmente in sintonia col soggetto grazie alla profonda analisi introspettiva che l’artista ha voluto infonderle negli occhi intensi, e, leggermente segnati, che lasciano intuire rigidità e forza di carattere impressi su di un volto naturale, marcato da rughe labiali. Isabella Pileio, Storica dell'Arte
Dama con bassotto, olio su tela, cm 100x70, 2019. Ispirato a fotografia tratta dal web. Vibrazioni di verdi scintillanti e guizzanti. La Dama col bassotto domina la scena e sovrasta lo spettatore attirandolo a sé. Stylus trasferisce in quest’opera il sommo raggiungimento della bellezza ideale racchiusa nella perfezione della forma. Non vi sono esitazioni di sorta: egli tocca vertici di altissimo livello mentre plasma la rilucente ed eburnea superficie dell’epidermide, le pupille cangianti che brillano nell’occhio latteo e una turgida bocca rosea che chiude il fiero volto. La donna indossa un turbante verde di morbido velluto, il cui tessuto si percepisce tattilmente ed è anche avvolta misteriosamente in un manto scuro dal quale sbuca la testina di un bassotto dai vividi occhi. Isabella Pielio -Storica dell'arte
La danza della vita - olio su tela, cm 100x140, 2019. Bellissimo dipinto, olio su tela di cm 140 x 100 , ispirato a fotografia tratta dal web, nel quale il Maestro "scolpisce" un vero e proprio capolavoro artistico: una scena di danza dove le figure si muovono con un ritmo condiviso, ognuno interpretandolo a suo modo: la "danza della vita", nella quale ognuno si esprime nelle sue forme, come cercando o inneggiando a Qualcosa o Qualcuno che è dentro e più in alto di noi , assente ma presente nella ricerca della coscienza: lo Spirito vitale o il Dio al quale l'uomo aspira continuamente . La morbidezza dei colori, le dissonanze dei movimenti, il groviglio dei corpi, ognuno con una vita artistica propria, fanno di questa un'opera di rara potenza espressiva e di assoluto godimento estetico con sottesi allegorici che ognuno intuisce con la propria intima sensibilità.:la stessa danza è come se prendesse corpo da un' oscurità immensa nella quale una luce intensa sembra dar luogo al tutto, come origine ed energia della vita, il prima e il dopo dell' esistenza e dell'universo, il non essere che ci precede Certamente un'opera fra le più compiute "esteticamente" e "filosoficamente"che, in chiave contemporanea, anche nella stessa composizione scenica, con alcuni personaggi centrali e altri a corona, ci ricorda momenti universalmente noti della Cappella Sistina.
Sensei Ginanni, - olio su tela, 2019, 120x80 COLLEZIONE PRIVATA Due figure di karateka plasticamente raffigurate in un movimento classico colto nel suo divenire. Sono in sé l'incarnazione stessa della splendida palestra di vita interiore che è il karate con i suoi valori di coraggio, compostezza, umiltà e potenza sia fisica che spirituale, magicamente riflessi in un dipinto di grande effetto visivo dove il combattimento diventa quello della vita di ciascuno di noi Tecnicamente perfetti i due karateka nelle loro divise keikogi di cotone bianco, che rimangono impressi nello spettatore nel venirci incontro dall oscurità come manifestazione della purezza e vitalità di un'esistenza umana vissuta all'insegna dell'equilibrio interiore e di nobili principi.
Castello di Buggiano -, olio su tela, cm 50x70 2019. Dipinto ispirato da una vecchia foto di fine Ottocento. È una scena proiettata su tela a olio 50x70 con una partecipe creatività, capace di restituire vita e anima all'antico castello di Buggiano e a personaggi e momenti di quotidianità semplici: la donna che fa la calza, gli uomini con i panieri, paesani incuriositi dalla presenza di chi li sta dipingendo... , in un contesto soleggiato e alberato dove si possono minuziosamente apprezzare tutti i particolari. È facile cogliere la nostalgia per un'esistenza umile ma serena, con i ritmi di una quotidianità lenti e consapevoli, che intimamente vorremmo ancora ci appartenessero. Le nostre lontane radici, le più schiette e identitarie, fuoriescono dalla tela per interrogarci e indurci a non abbandonarle, perché il presente nasce da un passato che è ancora dentro di noi e ci accompagna nel renderci consapevoli delle nostre umili origini e più inclini a riscoprire i valori di quell' universo "contadino" nel quale forse era presente una umanità e una solidarietà meno egocentrica e più disinteressata, che ci fa bene riportare sempre alla luce Da qui la dolcezza e il rimpianto che ispira questa splendida opera del Maestro, che raggiunge vertici di finezza tecnica con un una naturalezza ed un uso dei colori straordinari dai quali prende nuova vita il suo intenso "realismo espressivo".
Nel cuore dell'Islam - olio su tela, cm 50x70, 2019. Da sempre sensibile all'altra metà del cielo, la donna, il Maestro Sardisco ripropone una versione del celebre dipinto di Samshia Hassani, ne fa in quest'opera l'archetipo dell'umanità intera che chiede di superare le guerra e le violenza che si consumano nel mondo. Come a ricordarci la nostra appartenenza comune, al di là di razze e paesi diversi, è una spianata di donne musulmane oranti a rappresentare questa umana aspirazione, donne dell'Islam che si copnono con i loro burka e rivolgono la preghiera girate verso la Luce Eterna della misericordia divina. Sembra per molti aspetti come un grande affresco dantesco, con in sé quell'allegorica figura di donna in primo piano con un volto bellissimo e scoperto e tra le mani una sfera di luce che si irradia : è il cuore femminile che sprigiona amore, ispira i sentimenti più belli di fede e condivisione umana, ma contemporaneamente sanguina delle ferite, delle tragedie, delle aggressioni che si perpetuano. La dicotomia fra luce sfolgorante e sangue rosso rappresenta bene la visione del mondo lacerato fra bene e male, dove quella comunità femminile, con la devozione nella fede in un Dio anche quando imperversa la distruzione, indica la via della salvezza e della pace spirituale e materiale. E forse in quest'opera, come in altre, è possibile riscoprire nel profondo, insieme alla grandezza dell'artista, la sua storia personale, la sofferenza della madre che prega , lavora e vive nei sacrifici più duri per il figlio e la sua crescita, paradigma e archetipo, ancora una volta, di tutte le madri.
Francesco, mio nipote - olio su tela, cm 60x80, 2019. Quello che stupisce nella ritrattistica del Maestro è la incommensurabile capacità di "restituirci" non solo volti, ma sentimenti e stati d'animo. Così è per questo amatissimo nipotino rappresentato nella sua pura e disarmante innocenza. Ha con sè un orsacchiotto, simbolo della sua gioiosa presenza, unaa lucerna davanti a sé a illuminare il suo cammino presente e futuro e...gli occhi infantili, penetranti, bellissimi, che sembrano già consapevoli di un mondo contaminato anche dal male e dalla sofferenza. È lì e sembra a noi di vederlo chiedere aiuto, comprensione, amore: immagine tenera di quanto bella è o potrebbe essere la vita e quanta responsabilità ha l'uomo per il domani suo proprio e in particolare dei prpri figli. È un'opera nella quale si fondono affetto e, al contempo, capacità pittoriche sublimi a raffigurare un bambino che, nel nostro silenzio, ci pone la domanda: non mi lasciate solo...
Paramhansa Yogananda - olio su tela, cm 50x70, 2019. Ispirato a fotografia tratta dal web. Il dipinto, che raffigura il grande maestro di meditazione del Krya Yoga Yogananda Parahamansa, una nuova conferma della "potenza ritrattistica" di Salvatore Sardisco. La leggerezza della raffigurazione,la morbidezza dei colori, la profondità della luce che emana sullo sfondo, sono solo alcuni degli elementi particolari costitutivi e distintivi di un'opera di grande qualità, nella quale continua a vivere non solo il volto così espessivo, ma sopratutto l'anima, lo spirito di Yogamunda, caro allo stesso Mahatma Gandhi e colto in un momento di profonda meditazione, dove emergono insieme la dolcezza, la serenità e l'armonia di un uomo che, nella sua saggezza senza tempo, ha raggiunto la conoscenza di se stesso, la comprensione della vita e l'equilibrio interiore con l'universo intero. Ancora una vokta il ritratto diviene anche un messaggio alla nostra contemporaneità sconvolta da guerre fratricide e psicodrammi individuali...
Trulli innevati, olio su tela, cm 60x80, 2019. Dipinto olio su tela 60 x 80 di rara intensità poetica che ispira sensazioni di purezza e semplicità , con un paesaggio di trulli che assurgono a simbolo di un mondo incontaminato dal cosidetto progresso tecnico industriale e dai suoi subdoli miti. Un messaggio "ambientalista" di rara potenza espressiva, dove sembra di toccare con mano la neve, alla cui vista la nostra anima si rigenera: un invito a fermare il tempo, la corsa frenetica, per godersi la pace del silenzio con i suoi messaggi sottesi. Il paesaggio di Salvatore Sardisco ha questa capacità di rimandare ad un ritmo armonioso della natura , che qui riempie di luce bianca ogni spazio. Degno di nota, infine, un apparente piccolo "fuori luogo": l'inserimento di una dedica a Giuseppe Verdi, ad un sentimento patriottico da riscoprire nei valori tradizionali, anche negli usi e costumi di un tempo, qui rappresentato dai trulli di Alberobello, che ancora ci indicano l'urgente necessità di non abbandonare bensì rinvigorire la nostra più profonda identità culturale..
Eterno Presente - olio su tela, cm 140,5x100,7, 2018. Dipinto di straordinaria espressività pittorica su uno dei temi più cari al Maestro : la visione cosmogonica, panteista e spirituale del mondo e della vita. La natura vi assume forme e movimenti straordinari: animali,volti preistorici, processioni di figure che alludono ad angeli alati. L'arte, nel divenire e farsi dei chiaroscuri, dei colori e dei paesaggi magicamente rappresentati, coglie la trasformazione in atto del tutto, costante e continua, il ciclo senza tempo della storia naturale e umana, la compenetrazioni di mondi, quello materiale e l'animale, illuminati da una luce che si irradia tenuamente. Il pittore riesce a rappresentare, così, il principio metafisico che governa e assiste il dispiegarsi di un universo rappresentato qui da un paesaggio rupestre, che dà il senso delle asperità e resistenze attraverso le quali avviene il passaggio a forme di vita animate ....e l'ascesa a principi di esistenza più alte: un processo che dura da sempre e, nei suoi cambiamenti interni, non mutera'. Da notare, al centro, la rovina del castello che si fonde con la natura verdeggiante e riprende il tema dello scorrere del tempo contenuta già nel paesaggio dal titolo ‘Panta Rei', con il quale quest'opera costituisce una trilogia che, concludendosi con la ‘Danza della vita’, celebra l'evoluzione definitiva del Maestro nel suo passaggio all'età della riflessione profonda e contemporaneamente del ripiegamento su su stesso . Emerge così il senso di una vita che si specchia continuamente nell’arte e viceversa, dove i tormenti della gioventù di Salvatore Sardisco lasciano il posto ad una serena accettazione dell'esistenza, capace di contemplare Spirito e Materia in Uno, in un 'Eterno Presente' che contiene sempre un'anima, quel principio vitale e spirituale che, in alto sullo sfondo, si intravede a tratti, come il calco di una nuova Sindone, a indicarci come la natura e l'intero universo non siano fini a se stessi, ma alludano sempre ad una energia e ad una realtà superiore, che ci invita a essere comunque protagonisti attivi e creativi Da sottolineare la straordinaria capacità espressiva di questa tela che sa restituirci sensazioni, impressioni, emozioni e meditazioni attraversa una tecnica artistica potente, rara e originale.
Panta Rei - olio su tela, cm 50x70, 2018. Dipinto, il più recente del Maestro, che inaugura una nuova stagione di soggetti, ove risalta un panorama fiabesco, intriso di significati esoterici. Il divenire della vita, in Panta Rei – titolo dell’opera - è rappresentato dal primo piano ove una fanciulla e una donna anziana si alternano fronte retro sulla scena. Nutrite entrambe da uno sfondo che le collega: l’acqua del fiume che allude al sacro Gange. Le due figure simboleggiano il viaggio della vita, quello che ciascuno di noi compie e porta con sè, nel proprio intimo, che ci ricorda la bellezza del creato, soggettiva ed oggettiva. La giovane ha sulla testa la brocca che contiene, come un utero ancora da fecondare la speranza del ciclo esistenziale e guarda verso il castello e il lago, dove un valore di verità intimamente presente si rivela al suo sguardo. Come sempre la tecnica espressiva è raffinata, capace di restituirci in modo potente un mondo utopico e al contempo palpabile come fosse reale e nel quale soffermarsi a vivere la dolcezza di quelle acque e l'incanto di quel tempio indiano, alle pendici del mondo. A rompere il sogno e a riportarci alla saggezza dell’età c'è la figura allegorica dell'anziana, che altri non è che la stessa fanciulla dopo aver vissuto il sogno, l'idealità, che immagina e spera in un mondo meraviglioso, e "ritorna", al termine, con ben altre consapevolezze ed esperienze dal lungo cammino della vita. Con le gambe immerse nell’acqua si bagna, perché conosce, ha vissuto il sentiero aspro e tortuoso sottinteso dalle significative colline brulle in lontananza. Il simbolismo di Salvatore Sardisco sembra diventare così la sua nuova "cifra" artistica, ricca di un allegorismo intenso in quello che, ad oggi, sembra essere l'opera più espressiva e più filosofica sul senso profondo della vita.
2018 Primavera olio su tela 50x70
2018 Purezza - olio su tela 50x70
Vanità olio su tela, 2018, 50x70 cm.
2018 - Samadhi - 50x70 - olio su tela
Mistero di donna - olio su tela, cm 50x70, 2017. ispirata alla foto dal volume Saggezza di Danielle & Oliver Follimi. Opera molto suggestiva che "immortala" una ragazza indiana dalla quale emana il fascino proprio del mondo asiatico, con uno sguardo che ti osserva ovunque tu ti ponga ad osservarla. Uno sguardo enigmatico e misterioso, sognante, pieno di speranza nella vita ma anche consapevole delle sue asperità. Bellissimi il tratteggio giallo-rosso del copricapo che dona intimità all'immagine e quelle mani "reali" che sembrano palpabili nella loro delicatezza e, insieme, laboriosità giovanile. Qui il Maestro, sulle orme del grande Leonardo da Vinci, raggiunge uno dei vertici assoluti della sua arte espressiva "verista" ed "intimista" al contempo.
2017 -La Felicità - 50x70 - olio su tela
Innocenza - olio su tela, cm 40x50, 2017.
2017 - Tramonto sul mare - 50x80 - olio su tela Splendida rappresentazione di un tramonto su di un mare in tempesta nel quale non è difficile scorgere, sotteso, il turbinio interiore dell'Artista, che, in tal modo, nel tumulto delle passioni, esprime angosce e sofferenze proprie Sempre con "aperta" una luce che inonda prepotentemente la scena come istinto primordiale alla "vita". Da notare, in questo, un aspetto "animistico" dell'opera, nella quale in quel turbinio misteriosamente si nascondono, adombrate quasi in trasparenza, profili umani e non, come a rendere l'evento naturale partecipato e rivissuto dal creato intero.
2017 - Isinha - 40x50 - olio su tela
Raquel - olio su tela, cm 40x50, 2017, COLLEZIONE PRIVATA.
2017 - Bambina - 50x80 - olio su tela
Logo_StYluS
Profili Cosmici - olio su tela, cm 40x50, 2000. Opera di straordinaria potenza evocativa dove l’immagine di Cristo viene rappresentata, nel contempo, in forma antica e genialmente nuova, con un uso eccellente non solo del disegno ma anche dei colori. La figura qui riesce davvero ad essere, insieme, intuizione e pensiero pittorico, arte e filosofia. È il Cristo che si espande nel tempo e nello spazio, il volto di un’Energia che pervade di sè progressivamente l’intero universo e pare assistere dall’alto, misericordioso, alle vicende umane in un atto di amore e comprensione infinita. In forma originale il Maestro ci restituisce la personalizzazione potente e affascinante di Colui che era, è e sarà; catturandoci in un’estasi estetica che solo i grandi artisti sanno fare. L’opera, nata dopo una profonda meditazione, “esplode” sulla tela rivelandosi con la forza di un’Essenza vissuta nel proprio io interiore e nel suo valore esoterico con pennellate che inseguono, si sovrappongono, dandoci l’immensità del cielo universale, la purezza della luce e la dolcezza di un dio dal volto umano. La cosmicità diviene sentimento, godimento spirituale. Eccezionale per l’immediatezza con la quale ci viene incontro, opera magna di StYluS che, come novello Leopardi, dietro all’apparente semplicità, nasconde un appassionato travaglio personale e un’intensa ricerca tecnico espressiva. Painting of extraordinary evocative power where the image of Christ is represented, at the same time, in an ancient form but genially new, with an excellent use not only of drawing but also fo colors. The figure is intuition and pictorial thought, is art and philosophy. It’s the Christ that expands himself in time and in space; the face of an energy that progressively pervades of itself the whole universe and it seems to assist from the tall one, merciful, to the human stories in an action of love and endless understanding. In an original form, Sardisco gives us the powerful and fascinating personalization of who was, who is and who will be; capturing us in an aesthetical ecstasy that only the great artists can. Profili cosmici was born after a deep meditation and now explodes on canvans revealing itself with the strength of an essence lived in the internal Sardisco’s soul, in its esoteric value with strokes that chase and overlap, giving us the whole universal sky, the purity of the light and the sweetness of a God with human face. The cosmic sense becomes feeling and spiritual enjoyment. Profili cosmici is great for the immediacy which is on our way; it’s StYluS’s magum opus behind an apparent simplicity. It’s hides an impassioned personal suffering and an intense search technical expressive.
L’Anticamera della morte - olio su tela, 1991, 24x30 cm.
Madonna con bambino - olio su tela, cm 30x40, 1980. Opera del Maestro ventenne che si inserisce a pieno titolo nel solco delle rappresentazioni religiose mariane. Ricorda per molti aspetti il Masaccio, il superamento della rappresentazione iconoclastica nella semplicità e umiltà terrena di chi, con dolcezza materna, si prende cura e premura affettuosa del Suo bambino. Da notare il moto ondoso e sabbioso sullo sfondo, che crea come un senso di reale movimento alla scena, nella quale si colloca l’immagine. Questa risalta ancor più nell’uso eccezionale del colore ad olio sanguigno che ci restituisce il calore dell’amore materno, l’amore intenso e protettivo della madre per il figlio, il quale nell’abbandonarsi nelle sue braccia, volge al contempo il suo sguardo “altrove”, come a preannunciare la sua particolare e personale missione verso l’umanità. Un quadro essenziale, lineare come solo i grandi pittori sanno “costruire” con il pennello e dove, infine, la regalità e la purezza divina traspaiono sia dal disegno dei corpi, sia dall’oro di cui sono “rivestiti” prendendo forma. Umano e divino ancora una volta coesistono nell’atemporalità del disegno e nella temporalità della materializzazione del mistero materno e, insieme, filiale. Sardisco painted this opera at twenty years. It’s inserted in the furrow of the religious representations. Our Lady remembers for many aspects Masaccio’s style. The overcoming of the iconoclastic representation in the simplicity and terrestrial humility of who takes care of her child, with maternal sweetness. The wavy and sandy motion on bakground creates as a real movement to the scene, in which the image places. The exceptional use of the blood-re color give us the heat of a maternal love, the intense and protective love of the mother for her child, which turns eyes elsewhere. The Child gives advance notice of his personal mission toward the humanity.
L’Ante Cristo - olio su tela, cm 51x71, 1979. Quadro intenso, misterioso, enigmatico, anche nel titolo, dove il titolo L’Anticristo non è blasfemia ma significanza di un divenire dal prima al dopo, dalle tenebre alla luce, dalla temporalità alla atemporalità, dall’indeterminatezza alla vita. Ancora una volta, con un tratteggio dolce del disegno e la morbidezza del pennello, StYluS crea nel proprio intimo e rappresenta sulla tela l’immagine di una luce, quella del Cristo, che è puro spirito, messaggero di un’energia che prorompe dalla notte dei tempi. Nei tratti che ricordano la Sacra Sindone, la Verità si manifesta impovvisamente come un lampo nello svelarsi o adombrarsi compiuto dei tratti della sacra immagine, che emerge dalla forma oscura e indifferenziata del cosmo. Un piccolo grande capolavoro nel quale, ancora una volta, si confondono e si inseguono i significati esoterici e filosofici in un godimento estetico immediato: la vita, l’energia vitale che si fa spazio per manifestare la sua presenza e divenire storia, umanità, esistenza, una Sindone vivente e sempre incombente sui nostri destini. Di particolare valenza la lavorazione della tela di iuta con il fondo lungamente preparato perchè i colori ad olio restituissero un effetto straordinario che è quello stesso dell’affresco. Obiettivo perfettamente riuscito.
Crepuscolo della Vita - olio su tela, cm 50x60, 1978. L’immagine è potente e michelangiolesca nella sua plasticità. L’uomo di età matura è raffigurato nudo con uno sguardo pensieroso e meditabondo sul senso della vita e della propria esistenza. In realtà la forza espressiva dell’opera è tale che l’atteggiamento indica, universalizzandolo, il sentimento proprio dell’umanità intera al termine dell’esistenza, quel ripiegare su noi stessi e chiederci se abbiamo vissuto dignitosamente sui sentieri del Bene oppure no. Dubbi amletici che sembrano rimandare al senso della vita, dell’universo, dello spazio. Da qui la decisa impronta metafisica che l’uomo acquista, raffigurato nei tratti anatomici essenziali, con un pianeta celeste che pare osservare ed accompagnare impassibile le vicende umane, come l’occhio della verità ultima. Piccoli cespugli di fiori semplici raffigurano l’essenza profonda di ciò che ci circonda e ci fa gioire intimamente: la bellezza delle cose, e metafisicamente anche delle opere semplici che, sole, ci riscattano dall’inadeguatezza difronte alla Verità e al Divino e che l’uomo pare accarezzare. All’orizzonte in lontananza “una linea” che, nell’immensità dell’Universo e nella profondità dell’infinito, crea e diffonde un chiarore di luce mentre un tramonto accompagna con i suoi colori un sentimento nuovo di speranza. Verità o lusinga e inganno? The image in powerful in its plasticity. The man of mature age is represented naked with thoughful look on the sense of the life and his own existence. The expressive strenght is such an attitude points out, universalizing it, the feeling proper of the whole humanity at the end of the existence that to refold on ourselves and to ask us if we have dignifiedly lived on the paths of the Good, or not. Doubtful that seems to postpone the sense of life, of universe and of space. The man increases a metaphysic marks represented in the essential anatomical lines with a celestial planet that impassive seems to observe and to accompany the human stories. like an eye of a definitive truth. Doubts that seems to refer the sense of life, of universe, of space. Small bushes of simple flowers represent the deep essence which surrounds, which bring joy intimately: the beauty of the things and of the simple opera that redeem us from the inadequacy in front of the Truth and the Divine One. A line is at the horizonhat, in the immensity of the universe and in the depth of the infinity; it’s creates and it spreads a light while a sunset brings a new feeling of hope. Truth or promise and illusion?
Il tramonto – (collezione privata) olio su tela, 1974, 100x60 cm.
Corte, dov’è l’uomo? - (collezione privata) olio su tela, 1974, 80x50 cm.
L’Angelo della morte - olio su tela, 1973, 50x40 cm.
Nonno - olio su tela, cm 50x40, 1973. Qui risalta la diversa personalità del nonno, che è come se tornasse a vivere con la sua prorompente vitalità, l’arguzia e il desiderio di sorridere alle difficoltà di un’esistenza umile, ma non per questo occasione di autentica felicità. È come una bellissima ed intensa foto a colori di un nostro avo vestito a festa, fiero e orgoglioso di esserci. Il ritratto, infatti, nasce senza che Salvatore lo abbia conosciuto in vita. Here the different personality of Sardisco’s grandfather, who returnes to live with his great vitality, with the keenness and with the desire to smile at the difficulties of a humble existence, but not for this occasion of authentic happiness. It’s as a very beautiful and intense photograph of one ancestor of ours dressed to party, who is proud to be there. Sardisco has painted without having known him from alive.
Nonna - olio su tela, cm 40x50, 1973. Il volto della nonna, “angelicata” nel suo vestito turchino, esprime la sua vita, le sofferenze e la fierezza di averle superate. È un’opera nella quale i pensieri, gli affetti e i sentimenti sono sublimati nei tratti realistici di chi, come lei, ha conosciuto il difficile “mestiere di vivere” e si è spesa per la famiglia. A lei l’artista si rivolge con rispetto e amore silenziosi. The Sardisco’s grandmother face in deep blue suit expresses her life: the pride over sufferings. It’s a work in which the thoughts, the affections and the feelings are sublimed in the realistic lines of who, as she, has known the difficulty “work to live” and she is spent for the family. The artist turns to her with respect and silent love.
Ragazzo recluso - olio su tela, cm 35x50,1972. Opera di grande valore biografico oltre che artistico. Salvatore a tredici anni ha già una matura arte pittorica che si intreccia ad evidenti rimandi della sua vita, ai cinque anni trascorsi in collegio. Ne esce significativamente e simbolicamente rappresentata la sua infanzia chiusa tragicamente verso l’esterno: la crepa, raffigurata in profondità, rimanda chiaramente alla rottura fra la società ed il ragazzo recluso, alla ricerca della propria identità. Si dispiega così il romanzo del piccolo di StYluS, colto in un attimo intenso e ricco di intima significanza: la sofferenza, la tristezza, la solitudine, l’isolamento che è alla fine ribellione costante e decisa verso qualsiasi forma di reclusione materiale, spirituale e culturale. A great biographical and artistic painting. At the age of thirteen, Salvatore has just a mature pictorial art that interweaves with evident connection of his life during boarding schools’s years. He goes out from there symbolically represented in this example of childhood closed toward the outside world. The crack, represented in depth, connects clearly to the breakup among the society and the recluded boy searching his identity. So, this is the romance of StyluS’s childhood, focusing on the intense instant full of a deep reason, tragically represented by suffering, sadness, loneliness, solitude that is – at the end – constant and firm rebellion toward all form of material, spiritual and cultural imprisonment.
Il Frate - olio su tela, 1972, 40x70 cm. L’artista ritrae l’immagine di un papa, Paolo III, che ha visto su di un libro scolastico. Emblematico il titolo e suggestivo il disegno che riportano ad un sentimento reale o ideale che StYluS ha voluto vederci: l’Umiltà. Forse un messaggio alla speranza in una chiesa rinnovata nel segno della semplicità, integrità morale e povertà francescana. The artist depicts Pope’s image saw on a scholastic book, Paul III. A symbolic title and a suggestive drawing that bring us to a real or ideal feeling that StYluS desire to see: the humility. Perhaps a message to the hope in a renewed Church in the sign of the simplicity, of the moral integrity and of Franciscan poverty.
Autoritratto spento - olio su tela, cm 30x45, 1973. L’opera è stata realizzata cercando in uno specchio il proprio volto. È negli occhi che si può vedere la verità e l’anima per riscoprire l’identità persa: chi sono? Cosa vado cercando? È negli occhi che l’artista ritrova se stesso, assapora la vita in tutte le sue forme e manifestazioni, esce dalla solitudine dell’anima, riesce a conoscersi. Autoritratto è un’opera enigmatica che meglio ci aiuta a comprendere l’umanità di Sardisco: il suo affacciarsi al significato di tutto ciò che lo circonda, sguardo senza tempo alla ricerca di un perchè. This painting has been realized looking for his own face in a mirror. In the eyes you can see the truth and the soul for rediscovering the lost identity: who am I? What I’m looling for? In the eyes the artist finds again himself, he tastes the life in all forms and demonstrations. He goes out of the loneliness of the soul, he’s able to identify himself. This is an enigmantic painting that helps us to understand the humanity of Sardisco: his ability to preapare the meaning of all that surrounds him; his looking without time in the research of a reason.
Il mercante, Olio su tela, 50x40 cm, 1972
Il Saggio - olio su tela, 1972, 30x40 cm.
Compiacimento – olio su tela, 1972, 30x40 cm.
La Speranza - olio su tela, 1972, 30x40 cm.
Il Peso del passato - olio su tela, 1972, 30x40 cm.
Rassegnazione – olio su tela, 1972, 30x40 cm.
La Trascendenza - (collezione privata) olio su tela, 1972, 30x45 cm.
L’Origine dell’uomo 1 – (nr.5 disegni che vanno insieme) biro su carta, vernice lucida e coppale, cm 28x24, 1977, (anche stampa autografata). Straordinario susseguirsi di disegni che raffigurano, con rara capacità espressiva, la trasformazione dell’essere umano dall’embrione all’acquisizione di tratti somatici sempre più netti fino ad evolversi ad un livello sociale ed intellettuale sempre più alto che prelude, infine, alla presenza di civiltà future rappresentate da due volti particolari in alto ed in basso a sinistra. Bellissima la rappresentazione dell’umanità in cammino con volti frontali e laterali intersecantesi tra di loro come in un dialogo. Ancora all’opera la biro su carta trattata con coppale e lucido. with rare expressive ability, special drawing about the transformation of the human being from the embryo to the acquisition of so clear and thin somatic lines to evolve to a taller social and intellectual level. The presence of future civilization is represented by two particular faces at down and left, finally. Great representation of this humanity in evolution, in frontal-side faces intersecting like in a dialogue. The biro on paper treated with coppale and polish, naturaly.
L’Origine dell’uomo 2 - biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm
L’Origine dell’uomo 3 - biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm - (anche stampa autografata)
L’Origine dell’uomo 4 - biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm - (anche stampa autografata)
L’Origine dell’uomo 5 - biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm - (anche stampa autografata)
l'uomo riflette
Contrasti 2 - biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm - (anche stampa autografata)
La Rivolta - biro su carta, vernice lucida e coppale cm 28x24,, 1977, (anche stampa autografata). Ancora Stylus che, in modo “impegnato”, ci restituisce un affresco degli anni 70 con alcune scene in divenire, dall’uomo che riflette sulla propria condizione all’oppressione di popoli su altri sfruttati e resi schiavi (evidente allusione all’America Latina e all’Africa). Di qui la rivolta che dà il titolo ad un bellissimo disegno che precede la conclusione intravista dall’autore: un dialogo acceso che è come una tregua attiva.
Dialogo acceso - biro su carta, vernice lucida e coppale, cm 28x24, 1977,- (anche stampa autografata) La rivolta che dà il titolo ad un bellissimo disegno che precede la conclusione intravista dall’autore: un dialogo acceso che è come una tregua attiva. The revolt gives the title to a beautiful drawing previous a conclusion foreseen by the autor: an heated discussion that it is like an active respite.
La Contestazione 2 – biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm - (anche stampa autografata)
L'equilibrio 3 biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm
biro su carta, vernice lucida e coppale, 1977, 28x24 cm – (anche stampa autografata)
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