Il Mendicante
Il Mendicante
1990, 32.5 x 48 carboncino e sanguigno misto su carta
Lavoro di fantasia e di studio che, nelle espresse intenzioni dell’artista, diventerà a breve un dipinto ad olio a grandezza naturale.
In realtà è una bellissima opera in sè compiuta con la capacità di restituirci la dignità umana sofferente.
La potenza espressiva, che richiama Michelangelo Buonarroti, si mostra a pieno con un uso del colore sanguigno misto, davvero suggestivo.
Il mendicante è lì su di un lastricato, in una piazza che è il mondo, e lasciato solo, inchinato davanti ad un sacco di iuta e con in mano un rosario e qualche spicciolo.
La sua grandezza è quella stessa dell’uomo umile e povero che medita sulle sue e nostre miserie e non solo materiali, e non chiede solo denari, ma compassione,affetto.
In lui, infine, si riconoscono i tratti di un che di sovrannaturale e divino.
L’amore e la sensibilità con la quale viene alla luce questa immagine quasi religiosa è emblema della visione del mondo, della weltanchaung dell’artista: l’uomo è e rimane
al centro della storia e in ognuno si cela la forza e la dignità che ci rende simili agli altri e a Dio.
Meraviglioso messaggio.
Painting of imagination and study that will become – in the express intentions of the artist – an oil painting at full scale.
In reality it’s beautiful in itself finished with the ability to return us the suffering human dignity.
The expressive power, remembering Michelangelo Buonarroti, appears totaly with an use of the mixed blood color, indeed suggestive.
The mendicant is on pavingstone in a square that is the world and alone before a jute sack, with a rosary handly and few cents.
Its greatness is that same of the humble and poor man that meditates on his and our poverties and not only material; he doesn’t ask only money but compassion and affection.
Somentings of sovrannaturale and divine is in his lines.